Flessibilità articolare in età adulta: mito o realtà?
La flessibilità articolare è definita dal ROM (Range Of Motion), ossia dai gradi di libertà permessi da una specifica articolazione.
Dal punto di vista tecnico la flessibilità o mobilità articolare, rappresenta una qualità importante per un soggetto attivo; essa contribuisce infatti a mantenere il benessere fisico, una corretta postura, ad economizzare i gesti, migliorare le performances artistiche, sviluppare la forza e prevenire gli infortuni muscolo-tendinei-articolari.
Fattori che influenzano la flessibilità: A) Struttura anatomica dell'articolazione (Legamenti, Capsula Articolare, Tendini, Muscoli, Pelle, Tessuto Adiposo) B) Fattori fisiologici (Sesso, Età, Temperatura corporea, Temperatura atmosferica, Ora del giorno, Stanchezza, Stato d'animo) C) Strutture anatomiche: le limitazioni poste da strutture ossee si osservano solo per alcune articolazioni (ad esempio per quelle di tipo trocleare, come il gomito); tuttavia in tutte le articolazioni, comprese quelle a troclea, i cosiddetti tessuti molli sono quelli che influenzano e vincolano maggiormente il grado di mobilità e libertà articolare. La capsula ed i tessuti connettivi ad essa associati offrono, insieme al muscolo, la maggior parte della resistenza alla flessibilità ad angoli medi di movimento, mentre agli angoli estremi del range articolare il maggiore effetto limitante e resistente è offerto dai tendini. Le limitazioni prodotte dai tessuti molli e la flessibilità, possono essere modificate (a volte anche di molto) dall'esercizio e dall'allenamento specifico, vista la natura in parte elastica di alcuni di questi tessuti.
Come il tessuto connettivo influenza la flessibilità: La resistenza di un muscolo all'allungamento dipende dai suoi tessuti connettivi. Quando il muscolo si allunga, i tessuti connettivi tutt'attorno diventano più rigidi. Inoltre, l'inattività di alcuni muscoli o articolazioni può causare cambiamenti chimici nel tessuto connettivo con ristretta flessibilità. Ogni tipo di tessuto ha un determinato ruolo nella rigidità dell'articolazione: "La capsula dell'articolazione (cioè, la struttura a sacco che racchiude le estremità delle ossa) e i legamenti sono i fattori più importanti, incidendo per il 47 % della rigidità, seguiti dalla fascia del muscolo (41 %), i tendini (10 %), e dalla pelle (2 %)".
Come l'invecchiamento influenza la flessibilitá: Con un allenamento adeguato, si può e si dovrebbe sviluppare la flessibilità a tutte le età. Questo non implica, comunque, che la flessibilità può essere sviluppata allo stesso livello da tutti. In generale, dai 18 anni in su, ci vorrà più tempo per sviluppare il livello desiderato di flessibilità. È importante tenere conto che in età adulta il corpo non ha le stesse capacità di assorbimento in età evolutiva
ed alcuni cambiamenti fisici attribuiti all'invecchiamento sono i seguenti:
Una maggiore quantità di depositi di calcio, aderenze, e legami incrociati nel corpo
Un aumento nel livello di frammentazione e disidratazione
I cambiamenti nella struttura chimica dei tessuti.
La perdita di agilità a causa della sostituzione di fibre muscolari con fibre collagene adipose.
La flessibilità per il danzatore è una componente fondamentale per il raggiungimento di un alto livello tecnico e coreografico. È certamente avvantaggiato l'allievo dotato di buona flessibilità articolare e forza muscolare per ottenere un buon livello tecnico in danza classica e contemporanea.
L'età è quindi un fattore fondamentale per lavorare sul proprio corpo e raggiungere un livello di flessibilità tale da poter perdurare nel tempo. Nella danza il periodo che va dagli 8 ai 14 anni è molto importante per lavorare sulla mobilità articolare, dal momento che i risultati ottenuti permangono con facilità anche in età adulta. Senza mai dimenticare che ogni fisico ed ogni capacità muscolare sono soggettivi, per ottenere un risultato omogeneo in classe è fondamentale l'uso corretto dello stretching attraverso esercizi di allungamento muscolare e forza muscolare per creare un corpo più flessibile. Gli esercizi e le ore dedicate allo stretching non sono direttamente proporzionali ai risultati ottenuti dal gruppo di allievi in maniera omogenea ma si diversificano in base alle doti muscolari di ogni singolo. L'errata esecuzione degli esercizi, a lungo andare, possono creare lesioni gravi ed irreversibili sul corpo dell'allievo pertanto è bene affidarsi ad insegnanti qualificati e professionali.